Scacco allo streaming illegale: operazione da 250 milioni al mese svela rete europea

27 Novembre 2024   17:26  

89 perquisizioni in 15 regioni, Abruzzo coinvolto. Smantellata rete da 22 milioni di utenti e 2500 canali pirata.

Un durissimo colpo alla pirateria digitale arriva dall’operazione “Taken down”, condotta dalla Polizia Postale sotto il coordinamento della Procura di Catania. L’intervento ha portato al sequestro di oltre 2500 canali illegali e numerosi server, smascherando un giro d’affari stimato in 250 milioni di euro al mese. L’indagine ha interessato 15 regioni italiane, tra cui l’Abruzzo, dove sono state effettuate perquisizioni nella provincia di Chieti.

L’organizzazione criminale agiva su scala industriale, con collegamenti in sette Paesi europei – tra cui Croazia, Germania e Olanda – dove si sono svolte ulteriori perquisizioni coordinate da Europol e Eurojust. Gli investigatori hanno scoperto un sistema ben strutturato che permetteva di trasmettere illegalmente contenuti di piattaforme come DAZN, Amazon Prime Video e servizi pay-per-view, coinvolgendo oltre 22 milioni di utenti in tutta Europa.

Secondo le autorità, il network criminale generava profitti enormi sfruttando piattaforme online che proponevano abbonamenti a prezzi nettamente inferiori rispetto ai servizi legali. @ON (Operational Network), una rete operativa finanziata dalla Commissione Europea e guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), ha svolto un ruolo cruciale nel coordinamento delle attività investigative, rendendo questa operazione una delle più importanti mai condotte in Italia e in Europa contro lo streaming illegale.

Le indagini hanno permesso di disattivare un’infrastruttura tecnologica altamente sofisticata, comprendente server dedicati, software avanzati per la gestione delle connessioni e un ampio sistema di distribuzione per aggirare i controlli delle piattaforme legittime. L’intervento ha coinvolto 270 agenti della Polizia Postale, che hanno operato in collaborazione con le autorità giudiziarie e di sicurezza di altri Paesi.

La pirateria digitale, fenomeno in crescita, non solo danneggia gravemente il mercato audiovisivo legale ma è anche un veicolo di frodi informatiche e attività illecite. Le autorità stanno intensificando i controlli per arginare questo fenomeno e sensibilizzare gli utenti sui rischi di accedere a contenuti illegali. Nell’ambito dell’operazione, sono stati aperti fascicoli per identificare i responsabili e verificare il coinvolgimento di ulteriori soggetti a livello internazionale.

Un segnale forte e deciso per colpire al cuore un’attività criminale che danneggia consumatori, operatori del settore e lo sviluppo economico legato all’industria digitale.


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