Pio XII Sapeva: Lettera Dagli Archivi Vaticani Rivela la Consapevolezza dei Campi di Concentramento

16 Settembre 2023   09:26  

Una lettera precedentemente sconosciuta, proveniente dagli Archivi Vaticani, ha riportato in luce il coinvolgimento del Papa Pio XII nelle vicende della Seconda Guerra Mondiale, suscitando un acceso dibattito sulla sua posizione durante quel periodo storico.

Secondo quanto riportato dalla sezione "La Lettura" del Corriere della Sera, il merito di questa rivelazione spetta a Giovanni Coco, archivista e ricercatore presso l'Archivio Vaticano, il quale ha definito questo ritrovamento "un caso unico di enorme valore". Nel corso di un'intervista concessa a Massimo Franco, Coco ha dichiarato: "Stiamo cercando di fare chiarezza, anche per comprendere la stagione terribile in cui Pacelli ha guidato la Chiesa." Questo scoop è destinato a riaprire il dibattito sulle critiche storiche riguardo ai cosiddetti "silenzi" di Pio XII e potrebbe persino influenzare la sua causa di beatificazione. Tuttavia, è importante sottolineare che è la stessa Santa Sede a promuovere la trasparenza, iniziando con l'apertura degli Archivi Vaticani relativi a quel periodo e ora portando alla luce questo documento fondamentale.

Lo storico Coco ha espresso la speranza che queste nuove scoperte "contribuiscano a una maggiore consapevolezza e aiutino a fare chiarezza. Abbiamo discusso per oltre mezzo secolo basandoci su documenti e fonti indirette. Ora abbiamo documenti diretti, e altri probabilmente verranno alla luce. Stiamo facendo ogni sforzo per renderli accessibili a tutti, perché si possa comprendere appieno la terribile stagione in cui Pio XII ha guidato la Chiesa. Tutto deve emergere, senza timori né pregiudizi." Queste dichiarazioni sono in linea con la posizione del Prefetto dell'Archivio, mons. Sergio Pagano, che Franco ha avuto l'opportunità di intervistare.

La scoperta di questo documento non solo rivela che la storia di quegli anni, soprattutto per quanto riguarda l'atteggiamento del Vaticano, è ancora lungi dall'essere completamente scritta, ma mette anche in luce il clima di terrore e minaccia che si estendeva fino al Sacro Palazzo. Nel contesto di queste rivelazioni, l'inserto "La Lettura" del Corriere pubblica la foto di un pugnale con una svastica nazista incisa, che è stato rinvenuto nell'appartamento di Pio XII dal suo successore, Papa Giovanni XXIII. Quest'ultimo, chiese spiegazioni all'epoca al sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Dell'Acqua, il quale, all'oscuro dell'oggetto, si rivolse a suor Pascalina Lenhert, la governante di Pio XII. Suor Pascalina rivelò che il pugnale era stato portato in udienza da un membro delle SS, che aveva pianificato di usarlo contro Pio XII, ma poi si era pentito e lo aveva donato al Papa.

Si è appreso che Pio XII era stato sollecitato da Myron Taylor, il rappresentante personale del presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt, a condannare in maniera più decisa la persecuzione degli ebrei. Tuttavia, il Papa non lo fece. Secondo lo storico vaticano, "altri timori influirono sulla sua decisione, principalmente la concreta possibilità di rappresaglie naziste contro i cattolici polacchi, il suo gregge di fedeli. Questo avrebbe significato tagliare i rapporti con i vescovi di quella comunità già oppressa dai nazisti. Inoltre, in molte parti del mondo cattolico, persisteva un pregiudizio contro gli ebrei non solo a livello religioso, ma talvolta anche di natura antisemita."


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