Piano pandemico: Guardia di Finanza in sedi Ministero Salute, Iss e Regione Lombardia

L'inchiesta è iniziata con l'apertura di un fascicolo sulla mancata zona rossa di Alzano Lombardo. Le ipotesi di reato sono falso ed epidemia colposa

14 Gennaio 2021   11:52  

La Guardia di Finanza, su disposizione del pool guidato dal procuratore aggiunto, Antonio Chiappani, sta eseguendo una serie di acquisizioni in alcuni uffici del ministero della Salute. Le acquisizioni di documenti e atti relativi al piano pandemico rientrano nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bergamo, iniziata con l'apertura di un fascicolo sulla 'mancata' zona rossa di Alzano Lombardo.

Le ipotesi di reato sono falso ed epidemia colposa. Gli uomini delle Fiamme gialle stanno raccogliendo documenti anche nella sede dell'Assessorato al welfare della Regione Lombardia. I militari sono entrati anche all'Istituto Superiore della Sanità. Si stanno facendo consegnare documentazione cartacea ed elettronica relativa al piano pandemico nazionale del 2017. 

Stando a quanto riferito da fonti investigative, non ci sono nuovi indagati oltre a quelli già emersi nei mesi scorsi, tra cui l'ex dg della Sanità lombarda, Luigi Cajazzo, e l'allora suo vice, Marco Salmoiraghi. 

La Guardia di Finanza di Bergamo sta acquisendo documenti anche negli uffici di Claudio D'Amario, ex direttore della Prevenzione nazionale agli esordi della pandemia, ora al Dipartimento della Sanità abruzzese. Per il 20 gennaio è prevista la sua audizione come persona informata sui fatti assieme ad altri tre alti dirigenti del Ministero.

La Gdf di Bergamo, oltre che negli uffici del Ministero della Salute all'Eur e Lungotevere, sta effettuando acquisizioni anche all'Istituto Superiore della Sanità a Roma. I militari, come si evince dall'ordine di esibizione firmato dai pm bergamaschi, si stanno facendo consegnare documentazione cartacea ed elettronica relativa al piano pandemico nazionale del 2017 che si ritiene sia il copia-incolla di quello del 2006.

Le Fiamme Gialle inoltre si trovano nelle sedi della Ats di Bergamo e dalla Asst di Bergamo est e in Regione Lombardia. Le indagini riguardano anche il piano pandemico regionale. L'ipotesi è del mancato aggiornamento del piano pandemico regionale.


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