"Montagna, Troppi Incidenti per Imprudenza: Serve Maggiore Consapevolezza e Controllo"

25 Agosto 2024   07:49  

Le montagne italiane, meravigliose e imponenti, sono sempre più spesso teatro di tragedie causate dall'imprudenza degli escursionisti. Daniele Perilli, presidente del Soccorso Alpino abruzzese, lancia un allarme sulla crescente pericolosità delle escursioni in montagna, aggravata dall'atteggiamento troppo disinvolto di molti visitatori. “In soli dieci giorni abbiamo registrato un numero eccessivo di vittime. Il 95% degli incidenti coinvolge escursionisti inesperti. È necessaria un'azione concreta da parte delle istituzioni: in Abruzzo si fa ancora troppo poco rispetto ad altre regioni del Nord, dove la comunicazione e i controlli sono molto più rigorosi", ha dichiarato Perilli in un'intervista rilasciata all'ANSA.

Perilli sottolinea l'importanza di una corretta informazione e formazione per evitare tragedie. “Come si può evitare di morire in montagna? La risposta è semplice: bisogna essere informati e preparati. Non si può improvvisare. Nessuno guiderebbe un’auto con le gomme lisce, eppure molte persone affrontano la montagna senza comprendere i rischi. La montagna è un ambiente pericoloso, non un campo da tennis. Senza guardrail sui sentieri, un errore può essere fatale", avverte.

Il problema non riguarda solo gli incidenti gravi, ma anche i malori, spesso di persone anziane, che rendono difficili e pericolosi i soccorsi, esponendo a rischi anche i volontari. Perilli, con 50 anni di esperienza sulle spalle, nota un trend preoccupante emerso durante e dopo la pandemia: "Con il Covid, il numero di persone che frequentano la montagna è aumentato drasticamente. Ad esempio, nel Ferragosto del 2023, sul Corno Grande del Gran Sasso c'erano circa trecento persone, un numero esagerato. Considerando il sovraffollamento, è già un miracolo che non ci siano stati più incidenti. Prima di partire per un'escursione, è fondamentale sapere come vestirsi, cosa mettere nello zaino, consultare le previsioni meteo, conoscere i sentieri e pianificare accuratamente i tempi di partenza e ritorno. Troppa gente parte tardi e si ritrova sotto la grandine al rientro, un comportamento inaccettabile”.

Per evitare incidenti, Perilli raccomanda di scegliere accompagnatori e guide esperte. Tuttavia, osserva con preoccupazione che molte persone, anche di una certa età, rischiano la propria vita per la mancanza di consapevolezza e preparazione. Le montagne non perdonano l'imprudenza, e una maggiore educazione alla sicurezza può fare la differenza tra una giornata indimenticabile e una tragedia.


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