Misteriosa Morte Dopo una Pizza: Indagati i Proprietari del Ristorante e un Medico

02 Novembre 2023   18:07  

Un'ombra di mistero avvolge la morte di Gerardina Corsato, una donna di 46 anni, avvenuta dopo aver consumato una pizza, sospettata di essere stata contaminata da botulino. L'inchiesta in corso ha portato all'indagine di tre persone: i due proprietari del ristorante in cui la vittima e suo marito Angelo Mennino hanno cenato sabato scorso, e un medico dell'ospedale "Frangipane" di Ariano Irpino, che ha visitato la coppia due volte prima di darla dimessa.

Le Indagini in Corso

La Procura di Benevento, guidata dal pm Marilia Capitanio, sta conducendo le indagini in collaborazione con le forze dell'ordine. La pizzeria è stata posta sotto sequestro, e gli investigatori hanno prelevato campioni di olio di peperoncino, pomodori, olio e funghi conservati. L'autopsia sul corpo della donna si terrà sabato prossimo ed è stata affidata al medico-legale Carmen Sementa, con il supporto delle consulenze del professor Alessandro Santurro, docente all'Università di Salerno, e del dottor Sebastiano Leone, primario di malattie infettive dell'Azienda ospedaliera "San Giuseppe Moscati" di Avellino.

Condizioni di Angelo Meninno

Angelo Meninno, il marito 52enne di Gerardina, è attualmente ricoverato all'ospedale "Cotugno" di Napoli per sospetta intossicazione alimentare, ma sta rispondendo bene alle cure. Campioni biologici prelevati da lui saranno analizzati nei laboratori dell'Istituto Superiore di Sanità. Nel frattempo, il Dipartimento di prevenzione della Asl di Avellino ha condotto indagini epidemiologiche presso la residenza della coppia e ispezioni nella pizzeria.

La Difesa dei Ristoratori

Gli avvocati dei due proprietari del ristorante si sono espressi in merito alla vicenda: "I nostri assistiti sono profondamente addolorati per quanto accaduto. Il loro pensiero va innanzitutto ai familiari della vittima e al signor Meninno, a cui auguriamo una pronta guarigione," ha dichiarato l'avvocato Guerino Gazzella. "Abbiamo depositato una memoria difensiva con l'obiettivo di collaborare pienamente con le indagini in corso presso la Procura di Benevento e ampliare il focus dell'indagine su altri aspetti della vicenda per una ricostruzione completa dei fatti e l'accertamento della verità."

Gazzella ha inoltre sottolineato che "nessun altro cliente del ristorante ha riportato problemi di salute, quindi è improbabile che l'intossicazione sia avvenuta in quel contesto. Sono state circa 65 le persone presenti nel locale nella serata del 28 ottobre, e almeno venti di loro hanno consumato il peperoncino incriminato senza accusare alcun malessere. Pertanto, auspichiamo che le indagini vengano estese per individuare dove e cosa abbiano mangiato i coniugi prima e dopo la cena del 28 ottobre, in particolare nella serata del 27."

Il legale si è dichiarato fiducioso che l'autopsia svolta nei prossimi giorni escluderà qualsiasi responsabilità da parte dei ristoratori e ha annunciato la nomina del Dott. Oto Macchione come consulente medico-legale di parte per assistere all'esame autoptico.


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