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Il governatore della Sicilia è nella bufera per una intercettazione pubblicata dall'Espresso nella quale il suo medico, Matteo Tutino, parlando di Lucia Borsellino afferma:
"Va fermata, va fatta fuori come suo padre".
Parole che Crocetta, che si è autosospeso, dice di non aver sentito.
"E' vero che la Procura smentisce? Oggi mi hanno ammazzato...". Crocetta non riesce a trattenersi al telefono con l'ANSA. Piange. Singhiozza. "Perché... perché", ripete. "Ma quanto è potente questa mafia che mi vuole fare fuori?", continua.
"Avrei potuto anche farla finita oggi...". "E' stato il giorno più brutto della via vita" aggiunge. Eppoi: "Metodo Boffo? Peggio, d'ora in poi si può parlare di 'metodo Crocetta'. Volevano farmi fuori" aggiunge il governatore della Sicilia.
E il Procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi: "Agli atti dell'ufficio non risulta trascritta alcuna telefonata del tenore di quella pubblicata dalla stampa tra il governatore Crocetta e il dottor Matteo Tutino".
L'Espresso conferma quanto pubblicato.
"La conversazione intercettata tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il primario Matteo Tutino - afferma in una nota - risale al 2013 e fa parte dei fascicoli segretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull'ospedale Villa Sofia di Palermo".
Il governatore siciliano, dunque, si è auto-sospeso dalla sua carica dopo le polemiche per l'intercettazione.
Parole che Crocetta dice di non aver sentito. E il legale di Tutino (il medico nel frattempo è stato arrestato per truffa) sostiene di non averla mai pronunciata. Ma sul governatore scoppia la bufera con il Pd che ne chiede le dimissioni e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi chiamano la Borsellino per manifestarle la loro solidarietà.
Intanto Beppe Grillo lancia sui social l'hashtag #CrocettaDimettiti. Il presidente del Senato Pietro Grasso, parla di "parole schifose".
"Va fermata, fatta fuori. Come suo padre".Parole schifose che offendono la dignità di Lucia Borsellino, la memoria di Paolo, la Sicilia e l'Italia intera.Un abbraccio a tutta la famiglia Borsellino.
Posted by Pietro Grasso on Giovedì 16 luglio 2015
Il governatore siciliano si auto-sospende dalla sua carica dopo le polemiche per un'intercettazione, pubblicata dall'Espresso, nella quale il suo medico, Matteo Tutino, parlando di Lucia Borsellino afferma: "Va fermata, va fatta fuori come suo padre". Parole che Crocetta dice di non aver sentito.
"Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione". Così all'ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, sull'onda delle polemiche per l'intercettazione nella quale Tutino dice: "Va fermata e va fatta fuori come suo padre". Come Paolo Borsellino, il giudice assassinato il 19 luglio 1992.
"Non posso - dice Lucia Borsellino all'ANSA - che sentirmi intimamente offesa e provare un senso di vergogna per loro".
Sono parole pesantissime quelle intercettate pochi mesi fa. A pronunciarle un medico di successo: Matteo Tutino, primario dell'ospedale palermitano Villa Sofia, arrestato nei giorni scorsi. All'altro capo del telefono c'è il governatore della Sicilia, suo paziente, ascolta e tace. Il contenuto dell'intercettazione è rivelato dall'Espresso nel numero in edicola domani e anticipato sul sito on line del settimanale.
"Non ho sentito la frase su Lucia, forse c'era zona d'ombra, non so spiegarlo; tant'è che io al telefono non replico. Ora mi sento male. Se avessi sentito quella frase, non so... avrei provato a raggiungere Tutino per massacrarlo di botte, forse avrei chiamato subito i magistrati. Non so... sono sconvolto. Provo un orrore profondo". Così all'ANSA replica Crocetta.
Faraone, inevitabili le dimissioni di Crocetta - "Inevitabili dimissioni Crocetta e nuove elezioni. Quelle parole su Lucia Borsellino una vergogna inaccettabile. #Sicilia". Lo scrive su twitter il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, braccio destro di Renzi in Sicilia in merito all'intercettazione tra il medico Matteo Tutino e il governatore Rosario Crocetta