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L'Italia tira dritto sulla manovra e finisce sotto accusa in Europa. Nella lettera di accompagnamento alla versione rivista del Documento Programmatico di Bilancio 2019, inviata alla Commissione europea, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, sottolinea che "il governo resta fiducioso nelle possibilità di conseguire obiettivi di crescita". La missiva che illustra strategia e contenuti del nuovo Dpb approvato martedì dal Consiglio dei ministri non convince però l'Ue.
Contro il nostro Paese scendono in campo anche Austria e Olanda. Se l'Italia non rivedrà la propria manovra, spiega il ministro delle Finanze austriaco, Hartwig Loeger, Vienna è pronta a chiedere e sostenere la procedura della Commissione Europea. "L'Italia rischia di diventare un successore del modello greco", avverte Loeger.