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E' fissato al prossimo 27 giugno l'incidente probatorio nel corso del quale, con le forme protette previste dal codice, sarà ascoltata la testimonianza di un bambino di 10 anni che avrebbe subito attenzioni particolari da parte della sua maestra di quinta elementare.
La vicenda è venuta alla luce dopo che i genitori del piccolo hanno trovato messaggi dal tenore equivoco sullo smartphone del figlio, mittente la maestra quarantenne.
Nel racconto del bambino almeno due baci sulle guance, o forse troppo vicino alle labbra.
Abbastanza, per il pm Barbara De Munari, per aprire una indagine ipotizzando il reato di tentata violenza sessuale, seppure nell'ipotesi più lieve.
La maestra nega le accuse. "Credo che in questa vicenda si possa parlare di un rapporto insegnante-alunno assolutamente corretto al più un po' affettuoso, ma assolutamente privo di qualsiasi contenuto di natura sessuale" ha spiegato uno dei suoi avvocati.