Il caso Siri fa tremare il Governo, Di Maio insiste sulla rimozione del sottosegretario

06 Maggio 2019   09:28  

Sul caso Siri, Luigi Di Maio non molla. "La cosa importante in questo momento è rimuovere quel sottosegretario (Armando Siri, ndr) che secondo me getta delle ombre su tutto il governo. Per farlo spero non si debba arrivare in Consiglio dei Ministri" spiega il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico intervistato dal Gr1. "Lì noi abbiamo la maggioranza assoluta. Spero che la Lega non sia così irresponsabile" aggiunge.

"Non credo che si debba arrivare al voto ma in ogni caso la spaccatura è già evidente sul caso Siri perché sulla corruzione ci sono delle sensibilità differenti" evidenzia Di Maio ricordando però che "il contratto di governo ha ancora da attuare un sacco di leggi importanti a meno che non sia la Lega a chiedere una crisi di governo dopo un eventuale voto in Cdm".
 
Quanto all'esecutivo, "non abbiamo mai parlato né di rimpasti né di crisi di governo, per noi dobbiamo continuare per cambiare questo Paese" e "non si tratta di nessuna strategia" verso Salvini, "semplicemente il tema Siri riguarda la corruzione e addirittura si parla di mafia. Su questa roba noi non possiamo transigere" scandisce il vicepremier.

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