Foto Hot della figlioletta di 6 anni, arrestato padre

22 Febbraio 2018   12:05  

Arrestato un padre 'orco', ritenuto responsabile del reato di pornografia minorile aggravata ai danni della figlia di 6 anni. L'uomo, padovano di 46 anni - prima operaio in un azienda di lavorazioni metalliche e ora disoccupato - è stato fermato dopo serrate indagini dei carabinieri del Comando Provinciale di Padova.

Il reato contestato all’indagato è previsto e punito dall'art. 600 ter del Codice Penale che tutela la libertà e l'integrità psico-fisica del minore: per pornografia minorile si intende "ogni rappresentazione, con qualunque mezzo, di un minore degli anni diciotto coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o simulate, o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un minore degli anni diciotto per scopi sessuali".

Dopo aver raccolto alcuni significativi elementi che, da un lato, segnalavano la possibilità che l’uomo detenesse materiale pedopornografico e, dall’altro, come la figlia avesse condotte di autolesionismo e aggressività proprio dopo aver incontrato il padre - separato dalla moglie e con il quale la piccola trascorreva solo alcuni giorni alla settimana - i militari dell’Arma hanno deciso di effettuare una perquisizione a casa dell’indagato.

Dopo aver trovato (e poi sequestrato) un computer portatile, svariati supporti USB e CD ROM e tre telefoni cellulari, è stata acclarata - da prime verifiche, in particolare, sul cellulare che l’indagato, nel corso della perquisizione, teneva nervosamente tra le mani - la presenza di foto di nudo in espliciti atteggiamenti hot della minore e un'immagine dove si vedevano le dita di un uomo (presumibilmente l’indagato) che toccava le parti intime della piccola.

La moglie separata dell’uomo, ascoltata dai carabinieri, confermava come l’ex marito, pur non avendo mai mostrato “attenzioni particolari” verso la figlia durante la convivenza, era una persona con problemi psichiatrici, spesso autore di episodi di violenza nei suoi confronti.

Sulla scorta delle evidenze raccolte dai militari, integralmente recepite dall’Autorità Giudiziaria, degli inequivocabili elementi di colpevolezza a carico dell’individuo nonché dell’elevatissimo pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, è stata così emessa nei confronti del 46enne, incensurato, un’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari, mentre la minore veniva affidata in via esclusiva alla madre convivente e residente in un' altra località.

Dopo il primo interrogatorio di garanzia, nel corso del quale l’arrestato si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, gli atti sono stati trasmessi al Tribunale di Venezia con il Gip che ha a sua volta emesso un’ordinanza con cui confermare la misura cautelare.



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