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Alta pressione dominante fino a San Silvestro, clima stabile e soleggiato su gran parte d’Italia con nebbie in pianura e qualche disturbo al Sud.
La tendenza meteo settimanale conferma una fase di tempo stabile e in gran parte soleggiato sull’Italia, destinata a protrarsi fino alla fine dell’anno. La presenza di una robusta alta pressione sul Mediterraneo garantirà condizioni generalmente tranquille, con pochi disturbi atmosferici e un contesto climatico tipicamente invernale, ma senza fenomeni significativi su larga scala.
Domenica 28 dicembre si aprirà con cieli sereni su tutto il Paese. Al Nord prevarrà il bel tempo, con foschie e banchi di nebbia notturni e mattutini sulle pianure, in particolare in Val Padana. Le temperature resteranno stabili o in lieve rialzo, con massime comprese tra 9 e 14 gradi. Al Centro il tempo si manterrà soleggiato, con locali foschie nelle valli interne e valori massimi tra 13 e 15 gradi. Al Sud dominerà il sole, salvo annuvolamenti locali tra Sicilia e Calabria, con temperature tra 14 e 17 gradi.
Lunedì 29 dicembre proseguirà la fase anticiclonica. Al Nord aumenterà la presenza di nebbie e foschie, soprattutto nelle ore notturne e al primo mattino, con massime in lieve calo tra 8 e 11 gradi. Al Centro cieli sereni o poco nuvolosi, temperature stazionarie tra 11 e 16 gradi. Al Sud condizioni ancora prevalentemente soleggiate, con lievi disturbi su Sardegna meridionale e Sicilia.
Martedì 30 dicembre segnerà un lieve cambiamento. Al Nord resterà soleggiato su colline e rilievi, mentre le pianure saranno spesso avvolte da nebbie e nubi basse, con temperature in calo e massime tra 6 e 10 gradi. Al Centro aumenterà la nuvolosità sull’Adriatico, con possibili piogge isolate in serata. Al Sud sono attese precipitazioni locali sul basso Tirreno e a fine giornata lungo l’Adriatico, con clima ancora mite.
La tendenza per San Silvestro indica nuvolosità variabile ma con ampie schiarite su gran parte della Penisola, mentre Capodanno potrebbe vedere un lieve peggioramento sui settori tirrenici centrali. Il 2 gennaio, infine, è atteso un aumento dell’instabilità, con piogge diffuse, nevicate in montagna e un contesto atmosferico più dinamico, soprattutto lungo l’Appennino e sulle Alpi.