Fase due, graduale riapertura dei musei

29 Maggio 2020   09:16  

Un piccolo segno di ritorno alla normalità è la graduale riapertura di musei e mostre.  

Si torna a salite sulla Torre di Pisa. Il celebre monumento di piazza dei Miracoli riapre infatti alle viste del pubblico da sabato 30 maggio, con orario 10-18.  "Sarà consentito l'accesso esattamente come prima del lockdown ma solo con una riduzione del numero di persone per ciascun gruppo, che passano da 35 a 15", ha spiegato Gianluca De Felice, segretario dell'Opera primaziale pisana che sovrintende ai monumenti di piazza dei Miracolil, sito Unesco, che al pari della Torre tornano tutti visitabili, fatta eccezione per il Museo delle Sinopie per il quale è in corso il riallestimento.

Tutti i visitatori che accederanno alla Torre saranno forniti di un dispositivo elettronico che emetterà segnali visivi e sonori per avvertire che non si sta rispettando il distanziamento interpersonale di un metro. Sarà obbligatorio indossare le mascherine. Accessi contingentati anche agli altri monumenti: non più di 150 visitatori contemporaneamente in Cattedrale, 100 al Museo dell'Opera del Duomo e al Battistero e 250 al camposanto monumentale. Intanto già 15 le prenotazioni arrivate stamani per la Torre. 

Riapre a Torino il museo del cinema, ci sarà un software per la gestione dei visitatori.

Sempre nella città sabauda riapre Palazzo Madama.  "Che emozione, un piccolo passo verso la normalità! È incoraggiante. È bello rivedere il museo vivo". A parlare in una video intervista all'ANSA, è Clelia Arnaldi di Balme, curatore di Palazzo Madama, che da oggi 28 maggio riapre i battenti. È il primo museo civico di Torino a farlo. "I nostri visitatori tornano più volte, dovranno imparare un nuovo percorso che consente le distanze interpersonali. E dovranno usare i disinfettanti per le mani", spiega Arnaldi di Balme. All'ingresso dell'edificio, patrimonio Unesco, c'è un termo-scanner per la misurazione della temperatura, "ma ormai - osserva la curatrice - ci siamo abituati". La visita è "più solitaria, ma comunque molto curata e completa", prosegue Arnaldi di Balme, spiegando che il museo "è rimasto attivo nella fase 1 per conservare le opere grazie ad una rotazione dei conservatori. La situazione - sottolinea - è stata sempre sotto controllo". E' delle scorse ore l'annuncio della proroga della mostra sul Mantegna: "Era apprezzata dal pubblico prima della chiusura, quindi siamo contenti". Nonostante le difficoltà del momento, c'è fiducia nel futuro: "Siamo stati penalizzati ma solo reagendo si supera questo momento - conclude -. I musei dovranno inventarsi più attività interne, che interessino i visitatori, all'inizio locali, che saranno attratti da iniziative non in presenza ma che catturino l'attenzione".

A Firenze riapre invece Palazzo Pitti. Circa una settantina di visitatori per la prima mattinata di riapertura. L'ex reggia medicea, che accoglie, tra i vari musei, la galleria Palatina con i dipinti rinascimentali e barocchi, e la Galleria d'arte moderna con opere dell'Ottocento e Novecento, torna accessibile dopo oltre due mesi e mezzo di lockdown. A salutare i primi gruppi di visitatori, stamani alle 8,30, è stato lo stesso direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. "Palazzo Pitti oggi si riapre con i suoi meravigliosi musei e con due mostre bellissime - ha detto -: la prima grande monografica dedicata alla pittrice del Seicento Giovanna Garzoni e Ai Piedi degli dei, l'esposizione dedicata alle antiche calzature ed all'influenza del loro stile sul cinema e la moda contemporanea. Consideriamo inoltre, adesso che sta per riaprire anche la grande mostra nazionale su Raffaello alle Scuderie del Quirinale, alla quale gli Uffizi hanno prestato una cinquantina di opere, che Palazzo Pitti resta comunque lo scrigno con la massima concentrazione di opere dell'Urbinate al mondo. Vorrei infine ricordare il nostro sconto orario sul biglietto: chi arriva prima delle nove del mattino paga il biglietto la metà". In Palazzo Pitti vigono tutte le norme nazionali e regionali contro la diffusione del coronavirus. Immutato il prezzo del biglietto. Cambiano però, in questa prima fase di riapertura, gli orari: per consentire le quotidiane operazioni di sanificazione, Palazzo Pitti resta aperto dalle 8,30 alle 13,30. Inoltre gli spazi del Tesoro dei Granduchi e del Museo delle Porcellane, dove per ragioni architettoniche e logistiche non è possibile garantire il rispetto delle regole sul distanziamento sociale, per il momento rimarranno chiusi.

L'Opera di Santa Croce a Firenze, dopo aver già riaperto la basilica per la celebrazione delle messe, torna ad accogliere di nuovo dopo il lockdown per il coronavirus anche i visitatori delle diverse identità della basilica, luogo unico dove si intrecciano, tra arte e architettura, la spiritualità francescana e le storie dei Grandi italiani. I visitatori potranno entrare gratis ogni fine settimana fino al 24 giugno, festa del patrono di Firenze, San Giovanni. Si comincia da sabato 30 maggio. "Dopo il lockdown - annuncia Irene Sanesi, presidente dell'Opera di Santa Croce - abbiamo deciso di inaugurare un rapporto diverso e più intenso coi visitatori che nei week end, per buona parte del mese di giugno, saranno accolti gratuitamente e potranno essere protagonisti di una approfondita esperienza di scoperta della basilica e della sua storia millenaria anche grazie all'utilizzo della nuova App". Visite previste anche martedì 2 giugno, Festa della Repubblica. "Santa Croce rappresenta un bene comune e un patrimonio culturale che fa parte dell'identità collettiva del Paese per questo può dare un contributo importante per fare uscire Firenze dalla pesante crisi di questa fase storica", sottolinea Stefano Filipponi, segretario generale dell'Opera di Santa Croce. Nella basilica potranno entrare contemporaneamente fino a 150 persone e non sono ancora consentite le visite di gruppo. Fondamentale prenotare la visita utilizzando il sito dell'Opera di Santa Croce (www.santacroceopera.it) nella sezione prenota on line (il servizio è attivo dalle 14 di domani, venerdì 29 maggio). Inoltre i visitatori saranno pure virtualmente presi per mano e accompagnati dalla nuova App ufficiale Santa Croce realizzata dall'azienda fiorentina D'Uva e strumento utile, semplice e intuitivo che mette a portata di mano tutte le informazioni per la visita.

A Milano riapre la Pinacoteca ambrosiana: riapre in via sperimentale da sabato 30 a martedì 2 giugno dalle 11 alle 18. Per l'occasione il biglietto sarà 'scontato' a dieci euro (8, er i beneficiari di riduzioni - gratuito per gli under 14 accompagnati da un adulto).


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