Esplosione Roma, il Centro Estivo Evacuato Pochi Minuti Prima. Poteva Essere Una Strage

04 Luglio 2025   12:34  

Vicino al distributore in via Gordiani, evacuati in extremis bambini e residenti hanno vissuto momenti di terrore, descrivendo la zona come una scena di guerra devastata.

Questa mattina il quartiere Prenestino di Roma è stato scosso da un potente boato provocato da un’esplosione in un distributore di GPL in via dei Gordiani, trasformando l’area in una scena definita da molti “campo di battaglia”. Le conseguenze: vetri infranti, detriti proiettati a centinaia di metri e danni diffusi agli edifici circostanti.

Il centro estivo Villa De Sanctis, affacciato sul luogo dell’incidente, è stato evacuato tempestivamente verso le 7:30. Il presidente Fabio Balzani ha dichiarato che al momento dell’esplosione erano presenti otto bambini, ma l’evento si sarebbe verificato soltanto un’ora dopo, con potenziale presenza di oltre 180 tra bambini e ragazzi, generando "una strage evitata per un soffio".

Diversi residenti hanno descritto momenti di autentico panico: Paola racconta di essere stata “svegliata da un boato, sembrava una bomba, un attentato”. Francesco aggiunge: “i vetri hanno tremato, poteva sembrare un terremoto”. Claudia sottolinea che “mia madre ha un taglio sulla gamba, i vetri si sono frantumati”; Roberta ha abbandonato l’abitazione “in ciabatte”, convinta si trattasse di un attentato; Alessandro parla di “pezzi di legno volati in casa”.

Sul fronte dei feriti, il bilancio parla di circa 21-40 persone coinvolte, tra cui vigilfuoco, poliziotti, operatori del 118 e alcuni passanti, molti con ustioni e ferite da detriti; nessuno, fortunatamente, in pericolo di vita.

Le autorità – vigilfuoco, carabinieri, polizia di Stato – erano già sul posto per una fuga di GPL in fase di scarico e sono rimasti travolti dalla seconda deflagrazione, comparata a “un’esplosione di bomba” da parte del direttore regionale dei pompieri, Ennio Aquilino.

L’incendio ha coinvolto anche un deposito retrostante e alcuni veicoli, compresa una cisterna il cui tetto è stato scaraventato a oltre 300 metri.

Le autorità, tra cui il questore Roberto Massucci, hanno escluso rischi di vita per i feriti, mentre la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta in attesa dei dettagli tecnici. La Protezione Civile e l’ARPA Lazio, presente sul posto, hanno raccomandato ai cittadini di mantenere chiuse le finestre a causa del rischio rappresentato dai fumi di combustione.

Le istituzioni, da Giorgia Meloni al sindaco Roberto Gualtieri, monitorano costantemente la situazione.

Attualmente, resta chiusa la stazione metro C Teano per consentire verifiche strutturali sugli edifici circostanti e proseguono le operazioni di bonifica dell’area.


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