Dramma del Superbonus: Donna si Lancia dal Nono Piano con la Figlia, Stressata dai Lavori

12 Gennaio 2024   16:42  

La tragedia che ha colpito Giulia Lavatura, la donna che si è lanciata dal nono piano trascinando con sé la figlia Wendy, sembra essere stata scatenata da uno stress legato ai lavori del Superbonus 110. Le ricostruzioni indicano che i lavori a cui la donna faceva riferimento riguardavano una casa a Bagnacavallo, di proprietà di Giulia Lavatura e suo marito, che li preoccupavano profondamente.

Nel "testamento" pubblicato su Facebook, la donna ha dichiarato che i 600.000 euro richiesti per i lavori erano troppi, e temeva che la figlia sarebbe stata indebitata. Giulia Lavatura ha affermato di avere questo pensiero dal 22 dicembre, quando, insieme al marito, notò che i loro documenti non erano stati caricati nell'applicazione. Nonostante avessero ottenuto la cessione del credito, lo stress legato ai bonus sembrava averla fortemente colpita.

I lavori del Superbonus, da precisare, non riguardavano il palazzo in cui la famiglia viveva e dove si è consumata la tragedia, ma un'altra casa a Bagnacavallo. L'avvocato della donna, il cui arresto è stato convalidato, ha indicato che questi lavori possono essere stati la "goccia che ha fatto traboccare il vaso."

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Ravenna, Andrea Galanti, ha convalidato l'arresto e ha applicato una misura cautelare in clinica a Giulia Lavatura, considerando l'alto rischio di un gesto estremo. La donna sarà ricoverata presso l'ospedale Bufalini di Cesena fino alle dimissioni, dopodiché sarà trasferita alla Psichiatria di Ravenna. La difesa della donna ha annunciato l'intenzione di richiedere una perizia psichiatrica. Alcuni psichiatri si sono già offerti di collaborare gratuitamente al caso.


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