Covid, Conferenza Regioni, piano vaccini difficile da realizzare, mancano le dosi

10 Febbraio 2021   11:00  

L'integrazione del piano vaccini anti-covid proposta dal ministero della Salute presenta "alcune criticità" e risulta "in questa fase di difficile applicazione per la carenza delle dosi di vaccino disponibili e per l'indeterminatezza di alcune indicazioni". 

È questa la posizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che in un documento muove una serie di rilievi rispetto ai target da vaccinare, suggerisce la possibilità di usare AstraZeneca anche per gli over 55 senza patologie e di verificare la disponibilità sul mercato di ulteriori vaccini. In particolare, scrive la Conferenza delle Regioni, "risulta necessario chiarire in maniera più specifica quali siano i target prioritari da vaccinare con le dosi vaccinali disponibili e con riferimento alla categoria 6 (vaccini per i soggetti tra i 18 e 54 anni), nonché cosa si intenda per servizi essenziali". 

Inoltre, la Conferenza "ritiene opportuno concentrarsi sulle indicazioni necessarie a consentire da subito l'utilizzo del vaccino AstraZeneca, partendo dal personale scolastico ed universitario docente e non docente, e rinviando ogni altra considerazione ad un ulteriore approfondimento da condurre a livello tecnico". La Conferenza, infine, "ritiene necessario avviare un'interlocuzione con Aifa per valutare la possibilità di estendere l'utilizzo del vaccino AstraZeneca anche alla popolazione over 55 in assenza di patologie importanti, nonché la verifica di ulteriori vaccini disponibili sul mercato". 

Bonaccini: a Draghi porrò due questioni urgenti "Domani sarò con il Presidente di Upi De Pascale e il Presidente di Anci Decaro dal Presidente Draghi che ha avuto la sensibilità - e non era tenuto a farlo - di chiamare le rappresentanze degli enti locali a un confronto prima dell'avvio, mi auguro a breve, del suo governo", ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, nel suo intervento all'assemblea dei soci di Legacoop Estense. 

Bonaccini ha spiegato,  mi farò carico di porre due questioni urgentissime: da un lato il tema della lotta alla pandemia e del piano vaccinale, che è lo strumento vero che abbiamo per sconfiggere questa tragedia; dall'altro come affrontare il Recovery plan prima che nelle prossime settimane venga inviato a Roma e sul quale, va detto, c'era stato troppo poco confronto con il governo precedente. Io mi auguro che nasca il governo - ha proseguito - posto che non è stato possibile dar vita al Conte ter come poteva essere giustamente auspicabile". 

"Oggi credo che il presidente Mattarella abbia concesso all'Italia un'opportunità con una delle personalità nazionali più stimate in Europa e nel mondo, per un governo che provi ad affrontare alcuni nodi prioritari per il paese e che vanno affrontati subito perché chi chiedeva e ha chiesto elezioni in queste settimane lo ha fatto per interesse di parte e non certamente per l'interesse del paese".

A chi rappresenta il mondo delle imprese serve "un governo che prenda decisioni per le sfide immediate che abbiamo di fronte, piuttosto che l'ennesima, infinita campagna elettorale". 


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