Confessione Shock: Marco Romeo Ammette l'Omicidio di Paula e il Macabro Segreto di Sibora

30 Gennaio 2024   16:44  

Un'oscuro capitolo di femminicidio si è aperto in Spagna con la confessione scioccante di Marco Gaio Romeo, 45enne falegname di Nettuno, accusato dell'omicidio della sua ex compagna Paula, 28 anni, avvenuto lo scorso 17 maggio a Torremolinos (Malaga), e di quello della giovane italo-albanese Sibora Gagani, scomparsa nel 2014 a Malaga. Nella lettera inviata al giudice istruttore del caso, Romeo ha riconosciuto l'omicidio di Paula e ha ammesso di aver murato il cadavere di Sibora Gagani, anche se sostiene di non essere stato l'autore dell'uccisione di quest'ultima.

Secondo fonti investigative riferite dall'agenzia Efe, l'uomo, attualmente detenuto in isolamento da maggio scorso, ha spiegato nella lettera al giudice istruttore di voler confessare l'uccisione di Paula a causa di un "avvicinamento molto grande con Dio" sperimentato in carcere. Romeo si è dichiarato "totalmente pentito" per il terribile atto commesso. Nella stessa missiva, Marco Gaio Romeo ha ammesso di aver occultato, murandolo, il cadavere di Sibora Gagani, la giovane scomparsa nove anni fa, ma nega di essere responsabile della sua morte.

Paula, originaria di Malaga e madre di tre figli, tra cui l'ultimo concepito con Romeo, è stata uccisa con 14 coltellate nella loro casa di Torremolinos. Le testimonianze suggeriscono che la donna avesse subito maltrattamenti per un certo periodo, ma non aveva denunciato l'aggressore per timore di perdere i bambini. Marco Romeo ha confermato, nella lettera, la versione esposta dopo il suo arresto, dichiarando che una discussione con Paula ha sfociato in una colluttazione durante la quale ha stretto la vittima al collo, causandone la morte. Successivamente, preso dal panico, ha abbandonato la scena del crimine.

Quanto all'omicidio di Sibora Gagani, Romeo insiste sul fatto di non essere stato il responsabile della sua morte, pur ammettendo di aver occultato il cadavere. Il corpo della giovane è stato ritrovato dalla polizia avvolto in buste di plastica e in una cassa di legno murato in una parete nel giugno scorso. Marco Romeo, nella sua confessione, ha espresso il suo profondo pentimento per "aver fatto una cosa tanto schifosa" nel caso di Sibora Gagani. La sua confessione solleva interrogativi su entrambe le morti e getta luce su un tragico scenario di violenza contro le donne.


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