Condizioni meteorologiche invariate: mancanza di pioggia e neve su gran parte dell'Europa

02 Febbraio 2024   11:57  

Un'assenza persistente di precipitazioni caratterizza il quadro meteorologico in Europa, con l'anticiclone che continua a esercitare il suo dominio. Le perturbazioni atmosferiche scorrono molto a nord, con venti di tipo quasi uragano sul mare di Norvegia. Una considerevole differenza di pressione tra l'Atlantico e la Norvegia, fino a 90 hPa, mantiene pioggia e neve lontane dal continente. Le temperature medie sono in aumento, con anomalie positive dovute all'arrivo di masse d'aria più miti. Questo trend si estende anche al Nord Europa, che nelle settimane precedenti aveva affrontato temperature invernali più rigide.

In Scandinavia, diversi luoghi hanno registrato temperature estremamente basse negli ultimi mesi, con picchi di -44°C misurati all'aeroporto di Enontekiö in Finlandia il 5 gennaio. La massa d'aria fredda si è poi spostata verso la Scandinavia meridionale, con Oslo che ha toccato i -31°C il 6 gennaio. Anche se temperature così basse sono tradizionali per la Fennoscandia, diventano sempre più rare secondo recenti studi, diventando circa 12 volte meno frequenti. Questo trend si accentuerà ulteriormente con un aumento globale delle temperature medie.

In Italia, a parte alcune zone soggette a inversioni termiche, l'inverno è poco più di una parvenza, con masse d'aria miti e anticicloni che spingono lo zero termico oltre i 3000 metri. Dalla Spagna all'Italia, attraverso Svizzera e Francia, le condizioni del manto nevoso somigliano più a quelle di fine marzo che a fine gennaio. Le riserve di neve sono ai minimi in Spagna, mentre in Francia le temperature segnano quasi +10°C a 1600 metri. In Appennino, alcuni impianti sciistici hanno chiuso a causa della mancanza di neve. La Coppa del Mondo di sci ha subito cancellazioni nel comprensorio di Chamonix a causa delle condizioni meteorologiche avverse.

Mentre l'inverno sembra assente in gran parte dell'Europa, la Grecia ha sperimentato nevicate a quote basse. Nel Mediterraneo, tuttavia, la siccità persiste su diverse aree, tra cui Nord Africa, Spagna, Italia e Grecia. La Spagna in particolare sta affrontando alcune delle peggiori condizioni di siccità degli ultimi 160 anni. Dallo scorso ottobre, molte aree meridionali hanno ricevuto meno del 25% delle piogge attese. Le misure di emergenza potrebbero essere potenziate in alcune regioni, incluso il territorio catalano, dove sono già in vigore restrizioni sull'uso dell'acqua. Al momento, non si prevedono significative variazioni, anzi, all'inizio di febbraio, è previsto un ulteriore potenziamento dell'anticiclone sull'Europa occidentale, con un nuovo promontorio da record a 500 hPa. Temperature anomale sono attese, soprattutto in montagna e nelle zone esposte ai venti discendenti. L'Extreme Forecast Index mostra infatti temperature previste molto insolite o estreme per l'inizio di febbraio.

Analizzando questi primi due mesi invernali, emergono il blocco atmosferico sul Canada, l'anticiclone persistente sull'Europa meridionale e i corridoi depressionari sul Pacifico e sulla Scandinavia, questi ultimi correlati al fenomeno di El Niño. Questo scenario si avvicina molto a quanto previsto dai modelli stagionali all'inizio della stagione invernale.


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