Cambiare il mondo con una borsa, Sarah Collins ci è riuscita

01 Luglio 2014   09:37  

Sarah Collins non riusciva a dormire. Era il 2008 e i blackout programmati avevano oscurato la città di Johannesburg. La carenza costante di energia elettrica che aveva colpito gravemente il Sudafrica non risparmiava nessuno. Città e villaggi, ospedali e scuole - l'accesso all'elettricità era reso possibile soltanto per pochi giorni al mese, e per poche ore ogni volta. È stato proprio durante uno di questi blackout che, alle due del mattino, Sarah è balzata fuori dal letto e ha svegliato la sua compagna di stanza esclamando: "Ho trovato! Ho avuto un'idea per aiutare le donne del nostro paese."

Sarah si è sempre interessata alle condizioni di vita delle persone che vivono nelle zone rurali del Sudafrica, in particolare quella delle donne. Ha lavorato in cliniche per orfani da AIDS e nella protezione ambientale, e ha partecipato a progetti per coinvolgere le donne delle comunità rurali in piccole attività imprenditoriali.

Ma in quella notte di blackout a Sarah è tornata in mente la propria infanzia. Cresciuta in una fattoria in una zona periferica del paese, aveva spesso osservato sua nonna accumulare coperte e cuscini attorno a una pentola bollente per far sì che lo stufato continuasse la cottura senza sprecare il poco combustibile a disposizione. "Perché non dovrebbe funzionare?", ha pensato. Alla memoria è riaffiorata anche l'immagine dei boscimani che interrano il cibo durante la cottura. "Mi sono detta che quella era la tecnologia più antica del mondo".

Un aiuto per uscire dalla povertà

Il giorno seguente, Sarah ha creato il suo prototipo di borsa termica, la Wonderbag. Una volta che il cibo raggiunge l'ebollizione basta inserire la pentola all'interno della borsa pesantemente imbottita, dove la cottura può proseguire lentamente anche per 12 ore.

"La ricerca di legna da ardere per cucinare occupa gran parte del tempo delle donne che abitano nelle zone rurali del paese", spiega Sarah, "e la raccolta è un'attività molto pericolosa. La Wonderbag può aiutare le donne a risparmiare tempo nella gestione della famiglia".

Sarah ha portato la borsa a un'anziana signora di sua conoscenza che si occupava di nove orfani. La donna viveva di un misero salario ricavato dalla vendita del cibo che lei stessa cucinava ogni giorno su un fuoco a legna, faticando però a soddisfare le necessità di base della sua famiglia. La baracca in cui abitava era sempre piena di fumo e i bambini non andavano a scuola, dato che trascorrevano gran parte delle loro giornate alla ricerca di legna da ardere. "Le loro vite sono cambiate completamente. Dopo tre mesi i bambini dovevano occuparsi della ricerca della legna solo una volta alla settimana, e tutti frequentavano la scuola. Riuscendo a cucinare e vendere più cibo avevano finalmente il denaro per permettersi delle scarpe. La Wonderbag ha contribuito a migliorare le condizioni di vita della famiglia."

Cambiare il mondo, una borsa alla volta

In quattro anni sono state vendute e donate oltre 600.000 Wonderbag in tutta l’Africa.

Grazie ad Amazon ora la Wonderbag è disponibile in Italia, nel Regno Unito, in Germania e negli Stati Uniti, e la nuova sfida di Sarah è di riuscire a venderne un milione in tutto il mondo. Per ogni borsa venduta, una viene regalata a una famiglia bisognosa. "Ho scelto Amazon perché mi piace l'idea di poter combinare una delle tecniche di cottura più antiche al mondo con un modo tecnologicamente avanzato, efficiente ed ecologico di fare shopping", dice Sarah.

"Vendere la Wonderbag su Amazon significa portare nelle cucine moderne un metodo di cottura sano e tradizionale; inoltre la cottura lenta può avvenire ovunque, dato che è indipendente dalla presenza dei fornelli. Senza dimenticare", aggiunge Sarah, "che la Wonderbag offre ai consumatori l’opportunità di contribuire alla soluzione dei problemi del pianeta".


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