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Con l'ondata di caldo che ha investito l'Italia, cresce il dibattito sul ritorno a scuola previsto per metà settembre. Alcuni sindacati e associazioni, preoccupati per le alte temperature e i cambiamenti climatici, hanno avanzato una proposta al Ministero dell'Istruzione per rinviare l'inizio dell'anno scolastico a ottobre. Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, ha sottolineato la necessità di adattare il calendario scolastico alle nuove condizioni climatiche, affermando: "Con questo caldo, è irragionevole iniziare le lezioni a metà settembre. È una questione di buon senso e lungimiranza."
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani ha sollecitato un parere scientifico da esperti come Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria, e Antonio D'Avino, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, per valutare la proposta di posticipare l'inizio dell'anno scolastico 2024/2025. Secondo il Coordinamento, tale cambiamento potrebbe prevenire malori tra studenti e insegnanti, soprattutto considerando l'età avanzata di molti docenti.
Tuttavia, le famiglie si oppongono fortemente a questa proposta. Le associazioni di genitori sottolineano che la lunga pausa estiva, di oltre tre mesi, già comporta un carico economico elevato per i centri estivi e genera difficoltà nella conciliazione tra lavoro e vita familiare. Una petizione, che ha raccolto oltre 60.000 firme, denuncia come la lunga pausa scolastica amplifichi le disuguaglianze e influisca negativamente sulle competenze cognitive e relazionali dei bambini, aggravando le difficoltà per i genitori.
Le date di riapertura delle scuole variano a seconda delle regioni. La Provincia Autonoma di Bolzano e le scuole dell'infanzia della Lombardia inizieranno le lezioni il 5 settembre. Seguiranno il 9 settembre gli alunni della Provincia Autonoma di Trento e, l'11 settembre, gli studenti di Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto. Il 12 settembre riprenderanno le lezioni in Campania, Lombardia, Molise e Sardegna, mentre le scuole di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Toscana e Sicilia riapriranno il 16 settembre.
Le scuole chiuderanno anche durante le festività nazionali del 2024-2025, che includono: 1 novembre 2024 (Tutti i Santi), 8 dicembre 2024 (Immacolata Concezione), 25 dicembre (Natale), 26 dicembre (Santo Stefano), 1 gennaio 2025 (Capodanno), 6 gennaio (Epifania), 20 aprile 2025 (Pasqua), 21 aprile 2025 (Lunedì dell'Angelo), 25 aprile 2025 (Festa della Liberazione), 1 maggio 2025 (Festa del Lavoro) e 2 giugno 2025 (Festa della Repubblica).