Aumento Vertiginoso dei Prezzi dei Biglietti Aerei per il Natale: Fino a 300 Euro per i Fuorisede

06 Novembre 2023   15:14  

Le tariffe aeree stanno nuovamente aumentando in vista delle prossime festività natalizie, mettendo in difficoltà i viaggiatori in cerca di biglietti accessibili per tornare a casa. Secondo dati diffusi dal Codacons, per volare a Catania il 22 dicembre con un biglietto di sola andata, occorre sborsare almeno 206 euro partendo da Milano, 231 euro da Bologna, 239 euro da Torino e 242 euro da Firenze. Ritardando la partenza al 23 dicembre, i prezzi crescono ulteriormente, raggiungendo i 273 euro partendo da Torino e 286 euro da Firenze. Per raggiungere Palermo il 23 dicembre, la spesa minima è di 143 euro da Roma, 220 euro da Milano, 269 euro da Torino, e persino 314 euro se si parte da Bologna.

Il Codacons ha denunciato nuovamente questa situazione di "caro-voli" e ha presentato un nuovo esposto all'Antitrust. La crescita dei prezzi dei biglietti aerei, in particolare per le isole, sta già danneggiando lavoratori e studenti che intendono tornare a casa durante le festività natalizie. Il Codacons ha anche sollevato interrogativi riguardo alle misure governative contro il caro-voli, precedentemente introdotte con il Decreto Asset.

Per i fuorisede che non possono permettersi biglietti aerei troppo costosi, una possibile alternativa è quella di prendere voli con scali, anche fuori dal paese, per poi rientrare in Italia al fine di raggiungere le proprie destinazioni. Ad esempio, effettuare uno scalo a Tirana può abbassare notevolmente i costi, rendendo il viaggio più accessibile. Nonostante il viaggio con scalo possa richiedere più tempo, può risultare un'opzione economica per molte persone.

Questa situazione ha portato alcuni passeggeri siciliani a ricorrere a itinerari complessi, come lo scalo a Parigi, per ridurre i costi. In alcuni casi, scegliendo questa soluzione, è possibile risparmiare quasi 200 euro rispetto a un volo diretto. Tuttavia, questa pratica può comportare tempi di viaggio più lunghi, creando sfide e disagi per i passeggeri.

La questione del caro-voli ha portato a un acceso dibattito, con il governatore siciliano, Renato Schifani, che aveva proposto di stabilire un tetto massimo alle tariffe aeree, una misura che avrebbe influenzato le politiche delle compagnie low cost. L'amministratore delegato di Ryanair, Michael O'Leary, aveva minacciato di ridurre i voli del 10%, e per un breve periodo Palermo era stata esclusa dalle destinazioni di Ryanair. Alla fine, il tetto massimo alle tariffe aeree non è stato introdotto.


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