Apertura anno scolastico, Mattarella a Vò: 'Scuola sfida decisiva per la ripartenza del Paese''

14 Settembre 2020   18:13  

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Vo' Euganeo, dove partecipa alle iniziative per l'apertura dell'anno scolastico 2020-2021.

"L'inaugurazione dell'anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l'intera società. Lo avvertono i ragazzi, lo comprendono gli adulti e le istituzioni. Ci troviamo di fronte a una sfida decisiva". Così il presidente della Repubblica Mattarella inaugurando l'anno scolastico a Vo'. "E' stata dolorosa la decisione di chiudere le scuole. Necessaria e dolorosa. La scuola ha nel suo dna il carattere di apertura, di socialità, di dialogo tra persone, fianco a fianco". I mesi del lockdown sono stati duri per tutti, "ma a subire le conseguenze più pesanti sono stati gli studenti con disabilità. Per tanti di loro le rinunce hanno avuto un costo altissimo, a volte non sopportabile". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso pronunciato a Vo' Euganeo, in occasione della ripresa dell'anno scolastico. "Di queste sofferenze - ha ricordato il Capo dello Stato - si son fatte carico le famiglie. Nella ripartenza della scuola l'attenzione a questi studenti dovrà essere inderogabile, a cominciare dall'assegnazione degli insegnanti di sostegno".  Il presidente ha poi ricordato Willy."Siamo sconvolti per la morte di Willy, pestato a morte per aver difeso un amico contro la violenza. Il suo volto sorridente resterà come un'icona di amicizia e di solidarietà, che richiama i compiti educativi e formativi della scuola e dell'intera nostra comunità.". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella., parlando a Vo. "La scuola, la cultura, il confronto continuo - ha aggiunto - sono anche antidoti al virus della violenza e dell'intolleranza, che può infettare anch'esso la comunità se viene ridotta l'attenzione".

 "Conosco i ritardi e le difficoltà e so bene che vi saranno inevitabili polemiche. So anche che, in atto, vi sono risorse limitate. Ma un Paese non può dividersi sull'esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola" ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Vo', sottolineando che "oggi la riapertura della scuola è una prova per la Repubblica". "Occorre mantenere un adeguato livello di precauzione - ha aggiunto il Capo dello Stato - finché non cesserà la grande pericolosità del virus. Il diritto allo studio dovrà procedere di pari passo con il diritto alla salute. Tutti siamo responsabili, e dobbiamo sentirci tali nei confronti degli altri".

CODOGNO -Alle otto di questa mattina i circa 4000 studenti di Codogno, da quelli che frequentano la scuola primaria a quelli delle superiori, come l'Istituto Tecnico Agrario Tosi, sono ritornati sui banchi. Le scuole del comune dove è stato accertato il primo caso di Coronavirus in Italia sono state chiuse chiuse a partire dal 22 febbraio scorso, il giorno dopo l'accertamento del primo caso di Coronavirus in Italia. E lo stesso è accaduto per gli altri nove comuni poi isolati in zona rossa. Al suono della campanella che dà il via alle lezioni il sindaco Francesco Passerini accompagnato dagli assessori all'Istruzione e ai Lavori Pubblici che in questi mesi, assieme al dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo (scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado), hanno organizzato la riapertura nel rispetto delle norme anti-Covid, girerà per alcune scuole per l' augurio di "buon inizio" agli allievi perchè "sarà un anno delicato e complicato". Per l'occasione il sindaco donerà alla scuola media Ognissanti 5 mila mascherine chirurgiche. E proprio a proposito di mascherine tra non molto dovrebbero arrivare quelle biodegradabili, "in modo da preservare l'ambiente. E' già stata contattata un'azienda lombarda che le produce e siamo in attesa del preventivo". 

NEMBRO - "Oggi viviamo una grande emozione, che ho letto, oltre le mascherine, negli sguardi dei ragazzi che entravano nei cancelli. La riapertura delle scuole è il segno più evidente della ripartenza in questo nostro territorio così martoriato". E' il commento di Claudio Cancelli, sindaco di Nembro, che stamattina sta seguendo la riapertura della scuola. "Tutta la comunità - aggiunge il primo cittadino - ha contribuito a questa ripartenza, che è il segno più evidente del ritorno alla normalità. Le scuole, ma anche i genitori e tanti volontari hanno aiutato, nei giorni scorsi, per questo riavvio. Perché tutti ne siamo entusiasti ed emozionati".  

ROMA - Per il primo giorno di scuola, i rgagazzi della Rete degli studenti medi del Lazio si è mobilitata organizzando flash mob in alcune scuole a Roma e in tutto il Lazio. "Ormai da diversi mesi - spiegano - viviamo in una situazione di assoluta incertezza e precarietà: indicazioni poco chiare, banchi e organico non sufficienti e trasporti pubblici che non garantiranno la sicurezza". I flash mob chiedono di ascoltare le proposte lanciate dalla Rete degli Studenti del Lazio con un appello nelle scorse settimane. Alla mobilitazione hanno partecipato anche studentesse e studenti il cui rientro è stato posticipato da ordinanze comunali o dei Consigli di Istituto: "non basta rimandare la data di riapertura delle scuole, serve un investimento strutturale nella scuola per garantire a tutte e tutti il diritto allo studio in sicurezza", dicono i ragazzi.  Qualche assembramento e un po' di traffico per il primo giorno di scuola della 'Giacomo Leopardi' di Roma. L'istituto comprensivo pubblico 'Parco della Vittoria', che si trova all'interno del parco naturale di Monte Mario, lungo la via Trionfale, comprende sia una materna comunale che una scuola primaria: per le due scuole gli ingressi sono stati scaglionati e divisi; la scuola dell'infanzia, in particolare, deve sfruttare un cancello posteriore. Secondo le norme della scuola, i bambini devono essere accompagnati da un genitore fino alla porta della classe, ma senza poter entrare in aula; prima dell'ingresso viene misurata la temperatura a bimbi e ad adulti, e il dato viene registrato su un foglio che poi deve essere firmato. Questo, spiega la madre di un bambino della materna, unito ai dubbi del personale sulle corrette procedure da mettere in atto, ha creato assembramenti di genitori all'ingresso. Il problema sollevato dalle maestre invece è più di ordine didattico: l'obbligo di distanziamento e di mascherina toglie alle docenti la possibilità di abbracciare e toccare fisicamente i bambini, oltre che di mostrare loro le espressioni del volto, il che, specie con i più piccoli, può creare delle difficoltà. Infine, disagi al traffico: la stretta via asfaltata che dalla Trionfale sale al complesso della scuola nel parco è stata interdetta al traffico dai vigili urbani dalle 8 alle 8,30 per evitare intasamenti tra chi sale e chi scende, e così sarà anche nei prossimi giorni. Questo ha creato congestioni nelle vie limitrofe, dove i genitori hanno dovuto lasciare le auto per accompagnare i figli a piedi lungo la salita. 

MILANO- 'Bentornati/e! (..ma come?'). "Siamo tornati (...ma come?)". È quanto si legge sugli striscioni appesi davanti a numerosi licei di Milano, dall'Agnesi al Manzoni, dal Berchet al Tito Livio, dal Vittorio Veneto al Vittorini, firmati dai collettivi delle scuole o da Rsm, la Rete degli studenti di Milano.Gli studenti protestano contro le regole decise dal governo per la riapertura delle scuole che vietano momenti di socialità come l'intervallo e, per questo, hanno indetto anche una manifestazione che si terrà il 25 settembre.

TORINO- "Febbre misurata, autocertificazione firmata". Anche a casa del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ci si prepara all'inizio dell'anno scolastico rispettando l'ordinanza regionale che impone alle famiglie di certificare la temperatura dei figli e alle scuole di verificarla. "In casa Cirio ci si prepara per andare a scuola", scrive sul suo profilo Facebook il presidente della Regione, commentando la foto in cui misura la temperatura alla figlia. L'ordinanza regionale ha suscitato nei giorni scorsi numerose polemiche, ma le scuole si sono adattate alle disposizioni. Al momento, viene segnalata qualche coda di studenti all'ingresso di alcuni istituti, ma in generale non risultano esserci state particolari criticità.Molte le scuole che si sono attrezzate con termoscanner, differenziando gli ingressi per evitare gli assembramenti.

GENOVA - "Tutto è scuola: tutto fa diventare grandi. La didattica non si è fermata nei mesi scorsi, il resto purtroppo sì. Riprendetevi quel tempo e osservate con attenzione tutte le regole sanitarie che sono previste: non vogliamo più vedere banchi vuoti!". Così il sindaco di Genova Marco Bucci augura, dalle sue pagine social. un buon inizio di scuola agli studenti, agli insegnanti e al personale scolastico genovese. "Cari ragazzi - scrive Bucci -, l'emozione che state per provare rientrando a scuola dopo tanti mesi sarà unica! Un momento particolare delle vostre vite nel quale ritroverete amici, compagni e insegnanti. Godetevi questo giorno importante, tornate a vivere la scuola apprezzandone ogni momento: dal viaggio da casa alla mattina, al momento in cui tornerete per raccontare ai vostri genitori quelli che è successo". IL sindaco conclude con un ringraziamento "per l'impegno e la dedizione" a "maestri e professori e al personale delle scuole di Genova"

NORCIA - Il nuovo anno scolastico in tempi di Covid a Norcia è iniziato con una doppia inaugurazione: quella dell'istituto superiore temporaneo "De Gasperi-Battaglia" e della definitiva scuola materna. Due nuovi plessi che permettono a tutti gli alunni di frequentare le lezioni in presenza. La struttura delle Superiori dà anche, dopo il sisma del 2026, di dare una collocazione certa agli studenti, molto dei quali costretti in questi anni a fare lezione prima nelle tende e poi nei container. La gioia degli studenti: 'Viva la scuola'


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