Amazon Sotto Accusa: Sequestro da 121 Milioni per Frode Fiscale e Sfruttamento Lavorativo

Il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha rivelato dettagli cruciali sull'inchiesta che ha portato al sequestro di oltre 121 milioni di euro dalla filiale italiana di Amazon, Amazon Italia Transport srl. Nella nota ufficiale, Viola spiega che i rapporti di lavoro tra Amazon e i suoi fornitori sono stati "schermati" tramite società "filtro", le quali si sono avvalse di cooperative, definite come "serbatoi di manodopera". Queste ultime, secondo l’accusa, hanno sistematicamente omesso il versamento dell'IVA e degli oneri previdenziali e assistenziali, creando una frode fiscale complessa.

L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano in collaborazione con il Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, ha messo in luce un presunto meccanismo illecito di fatturazione per operazioni inesistenti. Questo sistema avrebbe coinvolto l’emissione e l’uso di documenti falsi, relativi a contratti di appalto fittizi per la fornitura di manodopera. Al momento sono in corso perquisizioni nelle province di Milano e Torino, con l’emissione di informazioni di garanzia nei confronti di persone fisiche e giuridiche coinvolte, e la valutazione della responsabilità amministrativa degli enti.

I pubblici ministeri Paolo Storari e Valentina Mondovì hanno evidenziato nel decreto di sequestro che il meccanismo fraudolento è ancora in atto, causando significative perdite per l'erario e continuando a sfruttare i lavoratori a beneficio di Amazon Italia Transport srl. Gli indagati includono tre responsabili della società: Gabriele Sigismondi, Adriano Susta e Jason Miller. La presunta frode, legata alla "somministrazione illecita di manodopera", si estenderebbe dal 2017 al 2022, influenzando anche le dichiarazioni IVA del 2023.

Amazon ha risposto affermando di rispettare tutte le normative vigenti e di richiedere lo stesso standard di conformità dai propri fornitori. La società ha dichiarato di aver stabilito elevati standard operativi e di continuare a collaborare con le autorità competenti durante l’indagine in corso.