Amadeus Critica Chiara Ferragni: "A un certo livello, la svista non è permessa"

Amadeus esprime dispiacere per l'incidente di Chiara Ferragni mentre potrebbero aprirsi nuovi fronti nelle indagini della Procura di Milano.

Amadeus, noto showman e conduttore del Festival di Sanremo, ha espresso il suo dispiacere riguardo all'incidente di Chiara Ferragni, sottolineando che quando si è a un certo livello, non è permesso commettere sviste che lascino l'amaro in bocca a tutti. Nel corso di un'intervista a Silvia Fumarola di 'Repubblica', Amadeus ha citato la massima di Trapattoni, sottolineando che quando sei esposto ai venti, non puoi permetterti di fare errori.

Nel frattempo, potrebbero aprirsi nuovi fronti nelle indagini della Procura di Milano sulle società di Chiara Ferragni. Dopo le controversie riguardanti il pandoro della Balocco e le uova di Pasqua di Dolci Preziosi, si stanno approfondendo i casi in cui la vendita di prodotti con il marchio di Ferragni è stata proposta con scopi solidali. Tra questi, si parla della questione della bambola Trudi.

Il procuratore aggiunto milanese Eugenio Fusco aspetta gli esiti delle analisi della montagna di documenti raccolti dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf presso l'Antitrust. L'inchiesta potrebbe allargarsi, con l'intenzione di esaminare tutti i contratti in cui si menziona la beneficenza, alla luce degli esposti presentati dal Codacons.

Prima di questo, il fascicolo, ancora a carico di ignoti e senza titolo di reato, esaminerà la vicenda dei dolci natalizi e pasquali. L'incontro tra pm e investigatori lunedì farà il punto sulla situazione e valuterà i reati da contestare. Successivamente, si esaminerà la questione delle uova e altri casi simili pubblicizzati dalla Ferragni con fini benefici.

In attesa degli sviluppi giudiziari, si sta discutendo di una normativa che potrebbe regolare il settore della beneficenza. Giorgia Meloni e il suo partito stanno lavorando a una proposta che potrebbe richiedere chiarezza nelle pratiche commerciali e trasparenza sulle cifre dichiarate a sostegno delle cause benefiche. La premier avrebbe già richiesto una relazione sul tema per una futura normativa che renda obbligatorio rendere note le cifre dichiarate a favore delle associazioni benefiche.