"Mamma Aiuto Mi Sta Ammazzando" Così Muore Una Giovane Donna in Italia

03 Dicembre 2016   10:15  

Ha cercato l'aiuto della madre negli ultimi istanti di vita la bella e sfortunata Jennifer Sterlecchini mentre veniva ammazzata dal suo ex in un impeto di rabbia.

"Mamma, aiutami, mi sta uccidendo". Sono queste le ultime parole che la 26enne di Pescara ha urlato prima di essere uccisa dall'ex fidanzato.

L'ha finita con un coltellaccio Davide Troilo, al culmine di una lite seguita da una colluttazione, nel giorno in cui la giovane era andata a recuperare le sue cose.

Ora l'ex amante e convivente è ricoverato (in stato di arresto) in ospedale a Pescara in condizioni non gravi

Una storia, quella tra Jennifer e Davide - il ragazzo ha anche un figlio avuto con un'altra donna - fatta di amore, come dimostrano alcuni post su Facebook della scorsa estate, ma anche di sofferenza: sia lui che Jennifer hanno perso il padre da pochi anni. Nei giorni scorsi la ragazza decide di interrompere una relazione che non va più bene e raggiunge la casa del ragazzo, in via Vicenza, al confine tra Pescara e San Giovanni Teatino (Chieti), dove negli ultimi anni hanno vissuto insieme, per riprendere le sue cose. Si fa accompagnare dalla madre e si fa prestare anche un furgoncino da un'amica. Una volta dentro, i due iniziano a dividere le proprie cose. E inizia anche la discussione, che ben presto si trasforma in lite e poi in colluttazione.

Il ragazzo chiude la porta d'ingresso a chiave, lasciando fuori la madre della 26enne. Spunta fuori un coltello e, in pochi minuti, si consuma la tragedia.

Il primissimo soccorso arriva da un vicino che, allarmato dalle urla della giovane e della madre avverte le forze dell'ordine.

La madre della 26enne, sconvolta, sviene in strada e viene soccorsa da alcuni conoscenti. Giunti sul posto, i soccorritori trovano i due sdraiati a terra, vicini, in una pozza di sangue, e non possono fare altro che constatare il decesso della giovane, mentre il 32enne viene trasportato in ospedale.

La violenta lite sarebbe scaturita per il possesso di un tablet, così avrebbe raccontato agli inquirenti il presunto assassino che racconta pure che la giovane si sarebbe ferita da sola con una coltellata alla gola e che poi lui avrebbe emulato il gesto della giovane.

La ragazza, poi, lo avrebbe colpito all'addome e lui le avrebbe inferto un colpo al collo in profondità ed altri sul corpo. Le indagini, coordinate dal pm Silvia Santoro, sono affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara, diretti dal maggiore Massimiliano Di Pietro, che sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Nei prossimi giorni verrà eseguita l'autopsia sul corpo della giovane. Diverse le coltellate rilevate durante la ricognizione cadaverica.

Secondo quanto riportato da Il Centro, Troilo avrebbe dichiarato che durante la colluttazione entrambi avrebbero afferrato coltelli da cucina, ma dalle prime ricostruzioni non sarebbero stati utilizzati altri coltelli oltre a quello del delitto.


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