Elezioni Regionali, bis di Zingaretti nel Lazio, la Lombardia sceglie Fontana

06 Marzo 2018   10:52  

"Questo è un voto totalmente in controtendenza che segna che siamo vivi, vitali e che possiamo essere vittoriosi e io da questo mi muoverò, lo dico con immensa umiltà, per guardare in faccia il dolore e le domande dei cittadini di questa regione". Nicola Zingaretti festeggia così i risultati elettorali delle regionali, incassando il bis.

Con il 33,08% (a 5239 sezioni scrutinate su 5.285) si conferma alla guida del Lazio seguito dal candidato di centrodestra Stefano Parisi al 31,29%, dalla candidata M5S Roberta Lombardi al 27,08%. "Il dato delle elezioni regionali del Lazio è che c'è stata una bellissima rimonta del voto", ha detto ancora Zingaretti aggiungendo: "Questo è un risultato importante che offre alla nostra comunità la giusta stabilità per cambiarla e migliorarla".

Sergio Pirozzi (Civica Sergio Pirozzi-Lista Nathan) si è fermato al 4,93% ma ha vinto nella sua Amatrice, volando addirittura al 53,12% staccando di gran lunga sia Zingaretti (fermo al 16,39%) che Parisi (al 15,45%). "Per noi è un risultato straordinario, per la prima volta nella storia di un voto regionale in Italia una lista civica ha raggiunto circa il 5%", ha commentato il sindaco di Amatrice. "In consiglio regionale non appoggerò nessuno - ha assicurato - e, come avevo detto in tempi non sospetti, non ci sarà una maggioranza come non c'è per il governo nazionale".

"Prima di tutto vorrei ringraziare chi mi ha sostenuto in questo percorso: il mio staff, gli attivisti, i candidati, la mia famiglia e soprattutto i miei bambini che, da domani, riavranno la loro mamma. Sapevamo che sarebbe stato difficile, il voto regionale è sempre una partita a sé e abbiamo raggiunto un risultato molto importante: abbiamo incrementato i consensi territoriali rispetto al 2013 e per questo possiamo ritenerci soddisfatti", ha scritto in un post su Fb la candidata 5 Stelle Lombardi che dopo l'esito del voto ha deciso di annullare il previsto punto stampa al comitato elettorale all'hotel H10. "Io ho dato il massimo, tutti abbiamo dato il massimo e lo ritengo un grande risultato", ha poi aggiunto.

Quanto agli altri candidati, Mauro Antonini (Casapound Italia) è all'1,95%, Elisabetta Canitano (Potere al Popolo) è all'1,43%, Jean Leonard Touadì (Civica popolare) è allo 0,25%, Giovanni Paolo Azzaro (Democrazia cristiana) è allo 0,24%, Stefano Rosati (Riconquistare l'Italia) è allo 0,17%.

La Lombardia sceglie Fontana - Con 9.215 sezioni scrutinate su 9.227, il candidato del centrodestra Attilio Fontana, ex sindaco di Varese, è il nuovo presidente della Lombardia con il 49,74%, seguito dal candidato del centrosinistra Giorgio Gori al 29,09%, il candidato del M5S Dario Violi al 17,36%. Onorio Rosati (Leu) è all'1,93%, Angela de Rosa (Casapound Italia) è allo 0,89%, Massimo Roberto Gatti (Sinistra per la Lombardia) è allo 0,68%, Giulio Arrighini (Grande Nord) è allo 0,28%.

"Riprenderemo il cammino in continuità con gli ultimi 23 anni di centrodestra che sarà caratterizzato dalla grande riforma dell'autonomia che sarà la priorità", ha commentato Fontana rispondendo, a chi gli domandava se nel suo governo ci saranno anche 'tecnici',: "Ci saranno sicuramente persone di qualità, la distinzione 'politico' e 'non politico' la considero superata. Piuttosto vedo una distinzione tra persone capaci e non".



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