Attenzione ad Amazon, il Gigante degli Acquisti Online Non è Così Sicuro

18 Ottobre 2016   11:34  

È una svolta epocale quella che sta vivendo il Belpaese, dal piccolo e medio commercio si era passati alla grande distribuzione, ma in quest'ultimo anno un altro gigante del commercio sta letteralmente invadendo il mercato europeo ed italiano.

Se per internet in molti pensano immediatamente a Facebook o Google, per commercio online è ormai radicato nell'immaginario collettivo il brand Amazon.

AMAZON

Azienda fondata dallo statunitense Jeff Bezos nel 1994 ed oggi quotata in borsa al NASDAQ ha letteralmente spazzato via ogni altro tipo di commercio online ricavando per se la fetta più prestigiosa del mercato e riuscendo a relegare in ruolo di mercatino locale anche il gigante Ebay.

Ma non è tutto oro quello che luccica e l'azienda ha dovuto più volte affrontare occasioni pubbliche in cui si adombrava una organizzazione aziendale quasi disumana per ritmi e impegni lavorativi. Ovviamente Bezos ha sempre rimandato al mittente tali voci e mai alcun provvedimento giudiziario è stato iniziato nei confronti del colosso.

Da qualche tempo, però, il colosso affronta una delle prime vere criticità insite nel suo metodo di business che si fonda su due pilastri, un proprio commercio interno con migliaia di prodotti ed una logistica avveneristica ed il secondo formato da decine di migliaia di piccoli negozi privati che la utilizzano come vetrina e, spesso, anche come logistica.

IL MARKETPLACE E LA MAXI MULTA

La seconda colonna è il cosidetto marketplace, invaso soprattutto da ditte cinesi che usano Amazon come testa di ponte per vendere in Europa.

Proprio il marketplace sta dando i più grandi grattacapi a Bezos che si è visto solo l'anno scorso multare per 300mila euro dall'antitrust italiano a due società del gruppo Amazon. Amazon Eu Sarl e Amazon Services Europe Sarl sono state sanzionate dall’authority rispettivamente per 80mila e per 220mila euro per aver violato la nuova normativa sui diritti dei consumatori. Alla fine di un procedimento avviato a luglio dopo numerose segnalazioni di consumatori scontenti, l’autorità garante della concorrenza e del mercato ha accertato che le due società hanno infatti omesso o fornito in modo incompleto informazioni rilevanti.

Dall’istruttoria è emerso che, nel caso di vendita diretta, Amazon Eu Sàrl non si è adoperata per evidenziare adeguatamente e in modo agevole e accessibile l’informativa precontrattuale sul recesso e relativi termini ed esclusioni e sull’esistenza e sulle condizioni dell’assistenza post vendita al consumatore, oltre che sulla garanzia legale.

L’Agcm ha accertato inoltre che, per quanto attiene alle vendite sulla piattaforma marketplace, Amazon Services Europe Sàrl non forniva al consumatore un’adeguata informativa precontrattuale sull’effettiva identità del professionista, sul ruolo svolto da Amazon nella transazione, sul regime di recesso e di reso, sull’assistenza pre e post vendita garantita dai soggetti terzi, nonché sulla garanzia legale.

A giudizio dell’Antitrust, nelle operazioni di acquisto su markeplace le carenze informative apparivano ancor più significative nei casi in cui i consumatori, pur avendo acquistato un prodotto sul sito www.amazon.it, sono venuti a conoscenza dell’effettiva controparte contrattuale solo quando riscontravano un difetto di conformità del prodotto o disservizi nella fruizione del bene. Amazon si sarebbe limitato infatti ad affermare la propria estraneità al contratto tra venditore terzo e consumatore, senza entrare in alcun modo nel merito della contestazione.

Amazon dal canto suo fa sapere che ricorrerà in appello perchè crede di aver fatto tutto il possibile per avvertire l'utente, staremo a vedere.

Rispettiamo il lavoro dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ma non concordiamo con questa decisione e abbiamo intenzione di fare appello. Crediamo che le informazioni che diamo sui venditori rispondano alla normativa di legge italiana. Mostriamo nome del venditore e link sia per sapere di più sulla soddisfazione dei clienti che hanno già acquistato da quel venditore tramite Amazon, sia per avere informazioni sui rimborsi, sulle sostituzioni e su molto altro.

LE TRUFFE

Veniamo alla nota dolente per i consumatori, Amazon ha da sempre e continua ancora oggi a fornire un'assistenza incredibile per ciò che vende direttamente, ma sul marketplace la situazione è totalmente differente.

Nelle ultime settimane, infatti sono sempre più comuni annunci farlocchi volti esclusivamente a gabbare i malcapitati acquirenti che, come dice l'Antitrust, non riescono facilmente a distinguere ciò che viene venduto da Amazon e cosa sia venduto da negozianti terzi su Amazon.

Centinaia di prodotti di vario genere a prezzi scontati sono in realtà truffe belle e buone e spesso sono così difficili da controllare che neanche Amazon riesce a bloccarle.

IL CASO

Lo scorso fine settimana un venditore autorevolissimo (ifixit europe) con moltissimi feedback positivi ed una media di 4,9 su 5 stelline, ha iniziato a svendere una serie di prodotti, quasi 17mila.

Moltissimi utenti hanno effettuato gli ordini non consapevoli della truffa che esperti e preparatissimi hacker avevano fatto anche ad ifixit dopo avergli clonato l'account.

Così per più di 12 ore ignari acquirenti hanno avuto i propri soldi "sequestrati" da Amazon che automaticamente aveva chiesto agli istituti di credito la prelazione sulla somma spesa (in poche parole i soldi non erano stati prelevati dalle carte di credito, erano stati, però, bloccati e lo resteranno fino alla fine del mese solare).

Durante tutto questo tempo anche il call center Amazon sminuiva il problema, anzi lo negava, arrivando a dire che sia il profilo del venditore che quello che vendeva non erano fuori norma.

Il cliente, dal canto suo, non aveva neanche idea della portata effettiva del problema visto che non è tenuto a sapere a priori che il venditore abitualmente non vendeva quel tipo di prodotti e che non poteva venderne nelle quantità indicate, il cliente compra e si fida di Amazon.

LA FIDUCIA

Qui iniziano le note dolenti per Bezos e Amazon, la fiducia in un ecommerce è fondamentale se manca quella mancheranno anche i clienti.

Proprio per questo il gigante del commercio si affida tantissimo alle recensioni e proprio per questo ha stretto la misura su quelle realizzate da semi professionisti "assoldati" dai commercianti del marketplace, per questo ha creato una garanzia la "dalla A alla Z" che tutela gli acquisti fino a 60 giorni anche sul marketplace, ma...

Purtroppo questo non basta perchè spesso la truffa su Amazon corre sul filo, ci segnalano di smartphone venduti per nuovi che nuovi non sono e che ci si accorge della cosa solo al momento in cui si ha bisogno dell'assistenza che viene negata perchè quello che credevi nuovo in realtà era un usato abilmente rimesso a nuovo e venduto a caro prezzo.

Lì Amazon è giudice e carnefice inappellabile, a volte cede alle giuste rimostranze del cliente gabbato, ma sempre più spesso si trincera dietro ad una figura retorica...

L'ESCAMOTAGE

"Noi siamo come un centro commerciale, se voi comprate sul marketplace state comprando in un negozio al di fuori dalla nostra responsabilità".

Peccato che nonostante le ripetute segnalazioni alcuni negozianti del marketplace scorretti ancora possano pubblicare i propri annunci come nulla fosse.

Peccato che Amazon non sia come il centro commerciale, ma gestisca l'intera vita del negoziante marketplace, dall'annuncio (comune, non come ebay) al ritiro dei soldi per conto terzi, al ricevere una commissione su tutto il venduto, anche quello delle "truffe".

Peccato che l'Antitrust l'abbia già multato, ma il colosso di Bezos non ha certo paura di 300mila miseri euro e continui imperterrito a credere di essere nel giusto.

Purtroppo questo è quello che si ottiene a donare il monopolio a qualcuno in qualsiasi ambito, questo è quello che si ottiene a fare di Amazon l'unico ecommerce al mondo...

Buoni acquisti ed occhio... anche su Amazon.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore